Ingegneria per il settore degli Eliporti
Un’aviosuperficie è un’area progettata ed attrezzata per il decollo e l’atterraggio di elicotteri. È costituita dalla zona di toccata TLOF (Touchdown and Lift-Off Area) e dalla zona dove si eseguono le ultime manovre prima della toccata, la FATO (Final Approach and Take Off area).
L’illuminazione è di vitale importanza.
L’illuminazione degli eliporti consiste generalmente in un cerchio o un quadrato di luci poste tra la superficie TLOF e la superficie attorno alla intera area di atterraggio, la FATO. Inoltre, sono previste luci per illuminare tutta l’aviosuperficie e la stessa manica a vento deve essere illuminata.
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Normative sull’illuminazione di eliporti e aviosuperfici
Le normative da rispettare per la realizzazione di un eliporto dipendono da dove questo verrà realizzato. Le linee guida di riferimento principali sono quelle internazionali elaborate dall’ICAO nell’allegato 14, Volume I e II; tuttavia, alcuni Paesi hanno preferito elaborare propri regolamenti domestici, il più importante dei quali è quello statunitense elaborato della FAA.
«Aiutiamo i nostri clienti a sviluppare le loro applicazioni in tutto il mondo, supportandoli con la nostra esperienza. In oltre 30 anni di attività abbiamo progettato sistemi per ogni tipo di normativa, dall’ICAO all’FAA, dall’ENAC alla CAA.»
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Configurazione dei sistemi di segnalazione degli eliporti
L’illuminazione degli eliporti consiste generalmente in un cerchio o un quadrato di luci poste tra la superficie chiamata TLOF (touchdown and lift-off area, l’area d’atterraggio e partenza) ed un’altra attorno all’intera zona d’atterraggio chiamata FATO (final approach and takeoff area). Solitamente la FATO è definita come un’area quadrata e racchiude anche il TLOF. A propria volta la FATO è contenuta in un’area di rispetto quadrata (o libera), la SAFETY ZONE.
Le luci tra FATO e TLOF devono essere verdi (normative ICAO e normative FAA ) e possono essere incastonate a terra o elevate. Il precedente standard utilizzava invece una luce gialla (ambra), tuttora preferito in molte località. Inoltre, esistono molte altre varianti nei colori a seconda della proprietà dell’eliporto e della sua giurisdizione.
«È del progettista l’incombenza di analizzare le specifiche del progetto e di trovare la miglior soluzione in termini funzionali, economici e di ottemperanza alle normative.»
Gli eliporti di superficie sono collocati a terra e sono caratterizzati da ampi spazi. Di solito si trovano in un’area vicino a un aeroporto convenzionale. In realtà non esiste un layout “più efficiente” in assoluto; piuttosto, è necessario prendere in considerazione diversi aspetti e riuscire, caso per caso, a proporre il layout “giusto”. Di solito l’illuminazione per gli eliporti di superficie consiste in:
Un heliport beacon (SEGS23H2K) dovrebbe essere fornito laddove si ritenga necessaria visibilità a lungo raggio.
Le lampade Floodlights (SEGS23HFLOOD) sono necessarie per illuminare l’area touchdown e lift-off. Le luci devono essere posizionate in modo da evitare abbagliamenti ai piloti in volo o al personale che lavora nell’area.
Le lampade FATO possono essere sia elevate (SEGS24H100) che inset (FATO-M1_24SC) e devono essere posizionate lungo i bordi della FATO, uniformemente distanziate, con i seguenti intervalli:
intervallo < 50 m Eliporto rettangolare
Le luci devono essere collocate a intervalli non superiori a 50 m con un minimo di 4 luci su ciascun lato, incluse le lampade per ogni angolo.intervallo < 5 m Eliporto circolare
Le luci devono essere posizionate ad intervalli non superiori a 5 metri con un minimo di 10 luci.Le lampade TLOF possono essere sia elevate (SEGS24HG30) che inset (TLOF-M1_24SC) e devono essere posizionate lungo i bordi del TLOF entro una distanza di 1,5 m dal bordo.
intervallo < 5 m Eliporto rettangolare
Le luci devono essere uniformemente distanziate ad un intervallo non superiore ai 5 m. Ci dovrebbe essere un numero minimo di 12 luci (4 luci su ciascun lato compresa una luce in ogni angolo).Eliporto circolare
Le luci devono essere uniformemente distanziate ad un intervallo non superiore ai 5 m. Ci dovrebbe essere un numero minimo di 14 luci.
Gli eliporti su tetto sono “eliporti sopraelevati”. Sono caratterizzati da spazi limitati, vicinanza a superfici verticali di altri edifici e da un livello di luce ambientale circostante relativamente elevato. La FATO coincide con la TLOF. In realtà non esiste un layout “più efficiente” in assoluto; piuttosto, è necessario prendere in considerazione diversi aspetti e riuscire, caso per caso, a proporre il layout “giusto”. L’illuminazione degli eliporti su tetto consiste in:
Un heliport beacon (SEGS23H2K) dovrebbe essere fornito laddove si ritenga necessaria visibilità a lungo raggio.
Le lampade Floodlights (SEGS23HFLOOD) sono necessarie per illuminare l’area touchdown e lift-off. Le luci devono essere posizionate in modo da evitare abbagliamenti ai piloti in volo o al personale che lavora nell’area.
Le lampade TLOF devono essere inset (TLOF-M1_24SC) e devono essere posizionate lungo i bordi del TLOF entro una distanza di 1,5 m dal bordo.
intervallo < 3 m Eliporto rettangolare
Le luci devono essere uniformemente distanziate ad un intervallo non superiore ai 3 m. Ci dovrebbe essere un numero minimo di 12 luci (quattro luci su ciascun lato compresa una luce in ogni angolo).Eliporto circolare
Le luci devono essere uniformemente distanziate ad un intervallo non superiore ai 3 m. Ci dovrebbe essere un numero minimo di 14 luci.
Gli eliporti sulle navi sono “eliporti sopraelevati”: sono caratterizzati da spazi limitati e una stretta vicinanza ad altre strutture verticali. La FATO coincide con la TLOF. In realtà non esiste un layout “più efficiente” in assoluto; piuttosto, è necessario prendere in considerazione diversi aspetti e riuscire, caso per caso, a proporre il layout “giusto”. L’illuminazione degli eliporti su nave consiste in:
Un heliport beacon (SEGS23H2K) dovrebbe essere fornito laddove si ritenga necessaria visibilità a lungo raggio.
Le lampade Floodlights (SEGS23HFLOOD) sono necessarie per illuminare l’area touchdown e lift-off. Le luci devono essere posizionate in modo da evitare abbagliamenti ai piloti in volo o al personale che lavora nell’area.
Le lampade TLOF devono essere inset (TLOF-M1_24SC) e devono essere posizionate lungo i bordi del TLOF. Le luci devono essere uniformemente distanziate ad un intervallo non superiore ai 3 m. Ci dovrebbe essere un numero minimo di 14 luci.
Gli eliporti sulle piattaforme off-shore sono “eliporti sopraelevati”: sono caratterizzati da spazi limitati e una stretta vicinanza a strutture verticali come gru o camini. La FATO coincide con la TLOF. In realtà non esiste un layout “più efficiente” in assoluto; piuttosto, è necessario prendere in considerazione diversi aspetti e riuscire, caso per caso, a proporre il layout “giusto”. Il pad solitamente è di colore scuro, in contrasto con le luci della piattaforma. I requisiti di illuminazione per questo tipo di eliporti sopraelevati sono molto importanti:
Le lampade Floodlights (SEGS23HFLOOD) sono necessarie per illuminare l’area touchdown e lift-off. Le luci devono essere posizionate in modo da evitare abbagliamenti ai piloti in volo o al personale che lavora nell’area.
Le lampade TLOF devono essere “inset” (TLOF-M1_24SC) e devono essere posizionate lungo i bordi del TLOF. Le luci devono essere uniformemente distanziate ad un intervallo non superiore ai 3 m. Ci dovrebbe essere un numero minimo di 14 luci.
Gli eliporti di superficie sono collocati a terra e sono caratterizzati da ampi spazi. Di solito si trovano in un’area vicino a un aeroporto convenzionale. In realtà non esiste un layout “più efficiente” in assoluto; piuttosto, è necessario prendere in considerazione diversi aspetti e riuscire, caso per caso, a proporre il layout “giusto”. Di solito l’illuminazione per gli eliporti di superficie consiste in: